Un intreccio sensazionale. Un giallo degno di Agatha Christie. Un colpo di scena che nemmeno ne “Il sesto senso”.
E dire che solo due mesi fa si brancolava nel buio. La Procura di Perugia appura che un calciatore di nome Luis Suárez, all’epoca militante nel Barcellona, sostiene un esame all’Università per stranieri di Perugia per conseguire il certificato di conoscenza dell’italiano di livello B1, necessario all’ottenimento della cittadinanza italiana. L’esame si rivela una farsa, preventivamente concordato. Tarocco, falsato, tutto deciso prima; un po’ come succede in Serie A in sostanza.
Si ma perché tutto questo? Chi ne aveva interesse? Chi avrebbe tentato di corrompere e perché?
La stampa è in alto mare. Si sa solo che la Juventus voleva acquistare il cartellino di Suarez; che la Juventus non poteva tesserare extracomunitari e che aveva la necessità che il giocatore diventasse comunitario; e che a contattare l’Università e prenotare l’esame fosse stato l’ufficio legale della Juventus.
Troppo poco per capirci qualcosa.
La stampa si affretta a spiegare che è tutta un’autocorruzione dell’Ateneo, allo scopo di ottenere visibilità. In tal caso direi che l’obiettivo è stato pienamente centrato.
Ma ieri arriva la svolta; la Procura informa che la dirigenza della Juventus (chi l’avrebbe mai detto), si è attivata anche ai massimi livelli istituzionali, per “accelerare” il riconoscimento della cittadinanza italiana a Suarez, “facendo quindi ipotizzare nuove ipotesi di reato” a carico di soggetti diversi da quelli appartenenti all’Università.
Ed è la stessa società, quella che rispetta le regole, a fornire maggiori dettagli:
“Juventus Football Club conferma che in data odierna è stata notificata a Fabio Paratici un’Informazione di garanzia e sul diritto di difesa. Il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia è esclusivamente l’articolo 371 bis c.p”.
Cioè Paratici è accusato di aver fornito “false informazioni ai PM”.
Il primo pensiero è che abbia detto ai magistrati che la Juventus ha vinto 38 scudetti; ma poi si scopre che, ascoltato dai PM, avrebbe taciuto piccoli dettagli, tipo aver chiesto aiuto a mezzo Governo per ottenere la cittadinanza per Suarez; ma i dettagli non sono stati ancora forniti.
Insieme a lui, indagati anche due avvocati della Juventus: lo storico legale Luigi Chiappero e Maria Turco.
I professionisti del negazionismo sono pronti a giurare che, dopo Calciopoli mai esistita, caso Doping mai esistito, Alto Piemonte mai esistito, anche Suarez non è mai esistito. Sarebbe tutta un’invenzione degli antijuventini. Solo Chiellini non ne è sicuro; visto che ha ancora i segni sulla spalla.
Ma adesso si attendono anche le mosse della Procura FIGC; che potrebbe ribaltare il tavolo come ci ha già abituati prospettandoci qualche clamorosa ricostruzione: tipo che Suarez aveva già prenotato l’aereo per Perugia il mese prima.
Ma per il momento non si sa ancora nulla; come per Fourneau.