Verso Napoli-Juventus

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Si avvicina il big match di Venerdì allo Stadio Maradona.
A Napoli questa partita è sempre stata particolarmente sentita per una serie di ragioni storiche; i tifosi bianconeri invece hanno spesso sottolineato quanto l’importanza per loro sia stata sempre relativa, non avendo avuto nel Napoli il principale antagonista. Seppure, negli ultimi 10 anni, è proprio il Napoli ad aver fatto più punti in campionato dopo la Juve.
E venerdì saranno proprio i bianconeri a giocarsi la possibilità di rientrare nella corsa al titolo; più serena invece la situazione in casa partenopea, dove il primo posto con un buon margine non è a rischio, qualunque sia il risultato. Ma il match, senza girarci intorno, è sentito fortemente da ambo le parti: a Napoli come in Calabria, Campania e Puglia; e anche al nord, ovviamente.
Il Napoli ci arriva da campione d’inverno, titolo virtuale snobbato per il primo anno dai media nazionali, a favore forse della più intrigante classifica dei “secondi tempi” che vede la vecchia Signora trionfare, proprio a poche settimane di distanza dal primo posto in classifica per le password più usate.
Oggi la Gazzetta ci spiega che vincere nei secondi tempi, ancor di più nei minuti finali (come con Cremonese e Udinese) è “la tecnica di Max – prima contenere, poi alzare il baricentro e poi vincere nei minuti finali”, che è (vincere negli ultimi minuti) “sintomo di buona condizione atletica…tenuta mentale…restare in partita fino alla fine…questione di testa”.
La cafonata di chiudere la partita prima quindi la lasciano ad altri; era proprio una tecnica.
E comunque sono 8 vittorie consecutive che le hanno consentito di recuperare ben 3 punti in classifica e approdare a meno 7 dagli azzurri. Il Napoli ha avuto invece uno stop a San Siro dopo 11 vittorie, per poi tornare a vincere dopo 4 giorni; sembra davvero poco al confronto.
C’è anche un problema di forma: il Napoli non sembra aver ripreso quella smagliante della prima parte del campionato. La Juve, che quella forma non l’ha mai avuta, non soffre questa problema.
E poi c’è l’umore: Tuttosport ci racconta ieri che Pogba in allenamento ha fatto un tunnel a un compagno effettuando anche una risata. Contemporaneamente! Qualcuno parla abbia fatto anche un occhiolino ma in questi casi, si sa, non si capisce mai dove finisce la storia e dove inizia la leggenda.
Ad ogni modo entrambe scaldano i motori. Allegri è sereno perché guida la squadra dei suoi sogni, considerando che (ce lo dice Galeone a Tuttosport) ha rifiutato di allenare Psg, Real Madrid, Chelsea e Arsenal. Sull’invito alla candidatura come Presidente della repubblica ancora nessuna conferma.
Anche Spalletti predica calma; il Napoli deve esprimersi con leggerezza e serenità e lui protegge il gruppo da qualsiasi distrazione esterna. Perché non c’è solo la Juve ma altri match importanti come il derby di Salerno a seguire e poi la Roma in casa; in mezzo gli ottavi di Coppa Italia con la Cremonese.
Denso anche il calendario bianconero: dopo l’audizione dei componenti del collegio sindacale della Juventus alla Procura di Torino, mercoledì si vola a Perugia per il processo Suarez dove Andrea Agnelli è tra i 36 testimoni convocati, in attesa del 20 Gennaio dove dinanzi alla Corte d’Appello Figc si deciderà sula riapertura del processo sportivo sulle plusvalenze. Un po’ più distanti gli appuntamenti in casa (alla Procura di Torino) per le decisioni del Gup sull’inchiesta Prisma, e quelli europei (indagine UEFA) probabilmente in attesa delle sentenze italiane.
Ma ora è il momento del calcio giocato: venerdì – ore 20:45 – Stadio Maradona.
Impossibile fare previsioni: come si suol dire, il nostro unico Giudice sarà il campo.
Almeno per noi.

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