21°giornata: Milan-Napoli 0-0

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Il primo dei due match a Milano finisce con un pareggio senza reti.

Nonostante la squadra super offensiva non si è riusciti a segnare ed ora il distacco dalla prima rischia di aumentare. Non sono mancate le emozioni e il Napoli non ha certo demeritato, ma si vince con i gol e quelli, per l’appunto, non sono arrivati, nonostante 6 attaccanti in campo.

Merito anche al Milan, che è una squadra forte e che se l’è giocata a viso aperto.

E un applauso a Doveri, che è riuscito a distinguersi ancora una volta con prodezze rare.

Gli sfugge un contatto in area di rigore di Bakayoko su Insigne al 5° della ripresa, ma non per tutti quel fallo appare da rigore. La partita scorre regolare ed ecco che Doveri vuole ricordarci chi è cacciando fuori Ruiz per un fallo di mani che gli costa il secondo giallo e relativa espulsione.

Fallo di mani che non inficia il risultato (eravamo al 94°) ma che ci priverà del talento spagnolo nel match con la Sampdoria.

Si è reclamata la mancata consultazione del VAR che però, sui falli d’ammonizione, da regolamento non è prevista.

Ma sarebbe stato inutile perché da consultare sarebbe solo l’oculista di Doveri, visto che il fallo è inesistente. A chiudere la prestazione l’espulsione di Ancelotti, reo, sembra, di aver detto addirittura la parola “caxxo”. Quello che Doveri ha spesso confuso con la banca dell’acqua, in passato.

Come quando nei quarti di finale di Coppa Italia (02/01/18) durante Juve -Torino non vide un fallo di Khedira su Acquah (l’azione proseguì e la Juve segnò) e decise di ricorrere al Var. Ma nello schermo a disposizione probabilmente mandarono la pubblicità perché Doveri nemmeno lì riuscì a vedere quello che in tutta Italia riuscimmo a notare. Gol convalidato e Mijailovic espulso, perché il pacchetto prevede appunto questo.
https://video.gazzetta.it/juventus-torino-furia-granata-var-su-acquah-era-fallo-khedira/a42b50ac-f0cc-11e7-89fc-f59cfeacf9ff

Di Doveri restano in memoria tante altre scelte fantasiose, come quando, da addizionale, diede un rigore per la Juve contro il Milan al 95° che secondo i vertici dell’AIA non c’era (Juventus – Milan 10/03/2017).
http://www.premiumsporthd.it/serie-a/news/secondo-l-aia-il-mani-di-de-sciglio-non-era-rigore-daniele-dov-eri–2017_5236.shtml?fbclid=IwAR33nu7fdB1Mjceh4h-kIki0cxJX1PhQvdZjl2eBPQV9HFjcdg5QnE–TMY

E tante altre prestazioni speciali, come le uniche 2 tra le 12 nelle quali ha arbitrato la Juventus, a non essersi concluse con la vittoria dei bianconeri.

Uno è il 2-2 di Verona – Juventus del 09/02/2014.

Tutti e 2 i gol della Juve erano irregolari e mancavano 2 rigori per il Verona. Bazzecole.
https://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2014/02/09/4607405/doveri-horror-a-verona-gli-ultr%C3%A0-di-casa-insultano-la-juventus-e-?fbclid=IwAR2WfkY88kgH3_xLqfoD13faJQtgyqTy_oz0lCzQj1AVqTWMhEJ4ZQDzJ94

E anche nell’altro pareggio, Juve – Sampdoria 1-1 del 14/12/2014, il gol della Juve nasceva da calcio d’angolo che andava ribattuto perché la palla era vistosamente fuori dalla lunetta.
https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/2014/articoli/1053596/serie-a-la-moviola-della-15-a-giornata.shtml?fbclid=IwAR3b6xlVf7D1gw4Ca9qw1P2RCIuQ9mDFT–KpZN4ahR1dJramtEBAtteL_Y

Con questo curriculum non lo si poteva non nominare arbitro internazionale, promozione avvenuta il 1º gennaio 2018.

Ma, come detto prima, il risultato di Milano non è stato viziato da queste scelte, che più che altro ci hanno solo ricordato con chi abbiamo a che fare, qualora ci sfuggisse.

Adesso ci tocca riaffrontare il Milan in un match nel quale il pareggio non è contemplato, perché bisogna vincere per proseguire il cammino in Coppa Italia.

E ci tocca aspettare che questo mese di gennaio finisca presto e porti via con se tutte le voci di mercato che aleggiano, compresa la più eclatante che voleva Allan via da Napoli.

Speriamo, come detto dal Mister, che non accada; nonostante eventuali malumori, nonostante offerte monstre, nonostante novelli autisti disposti ad offrirsi per accompagnarlo a Parigi.

Perché esiste il tempo per la valutazione delle offerte, per la ricostruzione, per i rinforzi, per la riprogrammazione, per le cessioni e per gli investimenti; ma quel tempo, a mio avviso, è giugno, non gennaio.

Adesso è solo il tempo di tifare, e di non smettere di crederci.

#FNS

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