E’ bufera VAR.
L’introduzione della tecnologia del calcio proprio non piace.
Non piace ai bianconeri, ovviamente.
Ha cominciato prima Buffon, dichiarando che con la VAR si perde “ il feeling con l’azione, il sentimento che si crea nel campo…è molto brutto”
Una questione di cuore, quindi.
Ha poi aggiunto «Secondo me [con la VAR] si perdono due cose: la valutazione della bravura dell’arbitro, e la sensibilità che ha un arbitro nel gestire una gara”.
http://www.ilpost.it/2017/08/27/buffon-var/
Chiaro? Rischiamo che le decisioni siano giuste ma non capiamo se l’arbitro è bravo.
La prossima battaglia sarà levare la calcolatrice ai commercialisti altrimenti non capiamo se sono bravi in matematica.
Ma, nonostante la VAR, la Juve ne vince 6 su 6.
Poi arriva il pareggio con l’Atalanta e apriti cielo.
Nella gara con i bergamaschi incide l’utilizzo della VAR 2 volte.
Nel primo caso viene annullato un gol per fallo di Lichtsteiner; Caressa a Sky ha spiegato perbene il regolamento, perché è bene ricordare che si parla di REGOLE; e ci dice che dal fallo di Lichsteiner al gol passano 13 secondi senza soluzione di continuità, cioè l’azione non viene arrestata, la palla non entra in possesso della squadra avversaria e non ritorna oltre la metà campo.
Queste condizioni consentono l’utilizzo della VAR, da regolamento.
Nel secondo caso viene dato un rigore alla Juve, giusto per non sentirne la mancanza.
Le telecamere da ogni angolazione ci fanno vedere che il tocco è di spalla, ma l’arbitro, pur ricorrendo alla VAR, vede un tocco di mano. Come guardare il palmares della Juve e vederci 35 scudetti anziché 33.
L’arbitro concede il penalty e le immagini ci mostrano Higuain dare una pacca sulla spalla al Direttore di gara e applaudirlo. “Così ti vogliamo”, avrà pensato.
Ma “quasimessi” Dybala sbaglia dagli 11 metri quella che sarebbe stata la sua 93° rete in carriera.
Peccato, gliene sarebbero bastate soltanto altre 439 per raggiungere Messi.
Quindi, alla fine, l’arbitro, nonostante la Var, avrà anche toppato, ma in favore della Juve.
Ma Allegri non sembra pensarla così, infatti nel dopopartita ci fa una pippa sul fatto che la VAR va utilizzata su episodi oggettivi e non soggettivi. Lo ripete di continuo “oggettivi e non soggettivi”
Una supercazzola praticamente. Che significa?
Partiamo dal fatto che i casi per i quali si può richiedere l’ausilio della tecnologia sono ben chiari nel regolamento (rigori, gol viziati da irregolarità, espulsioni dirette e scambi di persone).
Ma poi un episodio “oggettivo”, in quanto tale, non lo richiederebbe proprio l’utilizzo della VAR.
E’ proprio la valutazione “soggettiva”, ovvero personale dell’arbitro, che può indurlo a pensare di essere caduto in errore e richiedere l’utilizzo della tecnologia.
Ma il TOP ce lo fornisce Massimo Mauro a Sky Calcio Show: è talmente indispettito da auspicare che la Juve” metta un osservatore in tutte le partite per spulciare cosa avviene 1-2 minuti prima di ogni gol”. “E’ una cosa ridicola. Era passato più di un minuto (in realtà 13 secondi), doveva dare il gol e poi dopo espellere il giocatore se colpevole”.
http://www.tuttosport.com/…/massimo_mauro_gol_annullato_al…/
Non c’è niente da fare, le regole non le riescono a leggere, le vogliono decidere loro.
Il commentatore è ovviamente ignaro che nella fattispecie, come scritto prima, è stato solo applicato il regolamento. Prova a spiegarglielo Caressa che Rizzoli ha definito correttamente gli episodi sui quali è possibile intervenire e che questo rientra tra quelli.
Ma è inutile.
Le stime intanto ci dicono che la VAR, pur se ovviamente migliorabile, ha apportato solo benefici.
Secondo l’editorialista del CdS Xavier Jacobelli ha corretto circa l’80% degli errori arbitrali.
Ma vuoi vedere che è proprio questo il problema?