Nell’ultima intervista di AdL è uscito che i tifosi che contestano e chiedono di spendere miliardi di euro, sono quelli che poi hanno il “pezzotto” per guardare la tv, comprano magliette taroccate e spingono per entrare in 4 ai tornelli. Capita spesso di leggere queste cose nei gruppi, sui social, nella sfibrante guerra tra tifosi che sta avvelenando la nostra passione. Detto dal presidente del Napoli è però diverso. Una sintesi dispregiativa che rimbalza di sito in sito e arriva in tutto il mondo. Parole alle quali viene dato peso e alimentano il disprezzo e il pregiudizio di tutto il mondo verso Napoli e i napoletani. Dopo poche ore il web era infatti già invaso di commenti verso i napoletani pretenziosi e truffaldini. E che peccato che proprio da “casa nostra” sia partito l’ennesimo assist a chi non aspetta altro che sputare fango su di noi. É il caso quindi di chiarire un paio di cose, che la dirigenza del Napoli conosce bene, ma altri forse no. È innegabile che i fenomeni denunciati esistano, figuriamoci, ma di che portata sono? E sono tipicamente napoletani?
Cerchiamo di non essere sempre i primi nemici di noi stessi.
“I’ dico ca chiove, ma no ca diluvia”, si dice a Napoli.
QUESTIONE PEZZOTTO
Per “pezzotto” si intende la visione “pirata” dei canali sportivi e non solo a pagamento. A Napoli il fenomeno illegale ha la sua dimensione “artigianale” con il tipo che ti installa il decoder e si prende i 10€ al mese. Ma chiunque è un pizzico più smanettone della media sa che che esistono migliaia di siti, forum e gruppi che offrono in tutta Italia il servizio. Si pagano con Postepay o Skrill ogni mese.
Quanti sono? Secondo la Guardia di finanza l’IPTV illegale riguarda 2 milioni di persone in Italia, secondo Rushton, CEO di DAZN, 3 milioni. Sono tutti napoletani? per niente. Provate a digitare “IPTV Italia” su Google e troverete proprio gli annunci SPONSORIZZATI che offrono il servizio.
Sono ovunque. Camuffati da prodotti su Amazon, nei gruppi, sui forum.
Per non parlare di chi si collega sui vari Rojadirecta e guardano le partite. Anche quelli tutti napoletani?
Lo sa bene Sky che ha voluto i diritti televisivi del Napoli fin dalla serie C, e pagò all’epoca un milione di euro.
https://www.tuttonapoli.net/rassegna-stampa/napoli-firmato-l-accordo-con-sky-7038
Perchè farlo se gli utenti che si abbonano regolarmente sono pochi?
Lo sa bene AdL che già 14 anni fa propose a Sky per le amichevoli un accordo a percentuale (70/30) vendendo la partita agli utenti. Poteva benissimo prendersi un forfait da Sky come gli altri e lasciarla trasmettere gratuitamente ma lui sapeva che a Napoli c’era chi era disposto a pagare 5€ o 10€ per una partitella, e propose lo “stadio virtuale”. Il sistema ha funzionato, sembra.
Tanto che è proseguito fino ad oggi.
Abbiamo pagato 20€ a partita su Conto TV per match come Vllaznia – Napoli o
Panionios-Napoli nel 2008, partita di andata del terzo turno di Intertoto,che fu acquistata da 20.000 spettatori a 20€!
Napoli-Panionios il ritorno, fu trasmessa da Sky e acquistata a 10€ da 75.000 persone.
Per Napoli Benfica invece fummo in 150.000 a versare 10€ con incassi record.
https://www.tuttonapoli.net/notizie/pioggia-di-soldi-dalle-televisioni-per-il-napoli-29126
Se c’è una tifoseria che spende i soldi per la tv, quella è proprio Napoli.
QUESTIONE MAGLIETTE TAROCCATE
Ok, a Napoli la “cultura” della maglietta originale è meno diffusa che da altre parti.
Prendiamoci questo dato per partito preso, pur se senza un conforto ufficiale.
Chi dobbiamo ringraziare allora per aver svuotato lo store del Napoli alla presentazione della nuova maglia?
https://calcio.fanpage.it/napoli-la-nuova-maglia-fa-registrare-boom-di-vendite-tutti-pazzi-per-pantere-e-serpenti/
Se la sono presa i tifosi delle altre squadre perché troppo bella?
A mancare, semmai, è la cultura di andare allo stadio con la maglia, ed è di tutta Italia.
Le magliette false esistono, eccome, ed hanno il loro mercato, perché se le producono qualcuno le comprerà.
Come avrebbero comprato gli 80.000 falsi gadget della juventus prodotti a Torino per la festa scudetto
http://www.lastampa.it/2018/05/19/cronaca/festa-della-juve-sequestrati-oltre-mila-articoli-falsi-LMw41XzboeSSbIUcvNgmpL/pagina.html
o i 250.000 falsi prodotti per la finale di Champions tra Juve e Real.
http://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-notizie/anno-2017/giugno/sequestrati-oltre-250mila-articoli-di-merchandising-falsi-della-juventus-e-del-real-madrid
Perché le centrali del falso esistono in tutta Italia e si rivolgono ai tifosi di tutte le squadre.
Spesso sono addirittura spacciati per originali e venduti ai prezzi esorbitanti di mercato, per non parlare delle vendite di prodotti taroccati in rete. E’ una piaga che spesso danneggia anche l’utente finale.
Se Juventus e Milan poi vendono di più entrando nella top 20 mondiale è perché, oltre al fatto che hanno più tifosi, attingono a bacini esteri dove il Napoli non si è mai riuscito ad affacciare.
QUESTIONE TORNELLI
I tifosi napoletani sarebbero quelli che in 4 spingono ai tornelli per entrare con un solo biglietto. AdL, sono sicuro, intendeva riferirsi esclusivamente ad una frangia di tifosi, nel suo immaginario i veri suoi contestatori (ma la fetta invece è molto più ampia). Purtroppo al resto d’Italia è arrivato che “i napoletani” sono così, con il solito giudizio generalizzante. Perché con mio figlio di 5 anni mi sforzo di interpretare le sue parole per capire il suo vero pensiero. Se a parlare è invece è un uomo di 70 anni, presidente del Napoli, è lui che deve impegnarsi a chiarire bene il suo pensiero, vista l’immensa platea alla quale si rivolge.
Ad ogni modo io vado allo stadio e davvero non mi è chiaro, con i sistemi di prefiltraggio che ci sono, arrivare in 4 al tornello senza biglietto.
Ma parliamo della tifoseria che l’anno scorso è stata terza in italia per numero di presenze allo stadio, in quel “cesso” di stadio? Che lo ha affollato più di quanto ha fatto la Juve in casa propria?
https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2018/05/08/spettatori-serie-a-2017-2018-inter-prima.html
I napoletani, come tutte le persone perbene, il biglietto se lo acquistano.
Poi ci sono i “portoghesi”, a Napoli come ovunque. A fare la differenza può essere solo il sistema di controllo che dovrebbe tutelare oltre che il proprio incasso anche tutti quelli che il biglietto lo pagano e sono le vittime dei disservizi.
A Napoli entrano più spettatori “a sbafo” che in altre parti d’Italia? Anche su questo non sembrano esserci dati a conforto, ma prendiamolo assurdamente per vero.
Che venga potenziato il sistema di controllo, a garanzia soprattutto nostra, che questo disservizio lo paghiamo in termini di fruibilità.
Perché se aprissimo le porte degli stadi in tutta Italia e lasciassimo alla “coscienza civica” di ognuno se entrare o meno in caso di mancanza di biglietto, si riempirebbero gli stadi ovunque.
A De Laurentiis do un consiglio. Ai tempi del Napoli di Maradona, quando lo stadio era sempre stracolmo, al normale servizio di controlleria pagato da Ferlaino ce n’era un secondo voluto dall’ingegnere. Era un servizio sconosciuto ai più. Si chiamava servizio K.
Era personale in incognito che entrava con biglietto come un semplice spettatore per poi piazzarsi in prossimità dei varchi d’ingresso dei vari settori. Osservavano i vari marchingegni usati per far entrare persone a sbafo, dalle curve alle tribune Vip. Non intervenivano, si limitavano a fare rapporto. E la settimana dopo i controllori infedeli venivano licenziati. Sarebbe una buona idea. Però si paga, eh… 😉