Le “motoseghe” mentali di Cruciani

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Ci sono risposte più belle delle domande.
Giuseppe Cruciani, dopo aver detto in radio (riferendosi al furto dell’albero di Natale in Galleria Umberto) che questo “accade solo a Napoli e che non accade in nessuna parte d’Italia…non è una cosa razzista, ma è la verità. E se non si prende atto della verità, non si va da nessuna parte” risponde al mio post nel quale gli segnalo, documentandolo, che furti di alberi, danneggiamenti, vandalismi e similari sono avvenuti e avvengono in ogni parte d’Italia.
E la sua risposta è all’altezza della sua reputazione.
https://twitter.com/giucruciani/status/944546054938267648
Nessuno (di quelli che gli segnalo) era l’albero “principale” al centro, alcuni erano di condomini, alcuni danneggiati e poi riparati e non con la motosega“. Un genio.
Nei pochi caratteri che twitter mette a disposizione è difficile infilare tante palle e cazzate insieme, ma Cruciani ci riesce;
Da oggi quindi tutti a rubare e distruggere alberi, però dal secondo in classifica in poi, non quello principale, se sono in luoghi privati e non pubblici meglio ancora, e strappiamoli in ogni modo, esclusa la motosega.

Cominciamo che l’albero in galleria non è l’albero “principale”, come l’opera di Milano di 30 metri con 100.000 luci.
Quello non ce l’abbiamo proprio. E’ un albero grande, allestito dai commercianti, come quelli rubati e danneggiati in altri 1000 comuni.
Si trova al centro, ma anche quelli segnalati si trovano in posizioni centrali, e poi come funziona, se rubi l’albero in una traversa è meno vergognoso se lo rubi nella piazza?
E se lo danneggi, lo distruggi, anzichè rubarlo, è cosa così diversa?
E pure la storia della motosega si parla più di una motosega mentale di Cruciani che di realtà perchè nessuno l’ha vista questa motosega, semplicemente il taglio netto lascia chiaramente immaginare all’utilizzo di una sega o strumento analogo per sradicarli, ma se dici “motosega” fa più effetto.
Quindi succede solo a Napoli cosa?
La verità è una sola; l’amministrazione avrebbe dovuto predisporre un servizio di sorveglianza efficace come succede in altre città e non essere in balia di un gruppo di scugnizzi che ogni anno decide di offrire pane per i denti dei giornalisti affamati di notizie su Napoli.
Ma, ad ogni modo, l’albero è stato ritrovato subito e verrà risistemato in galleria.
Con le sue luci e i suoi addobbi. Ma senza palle.
Per quelle ci pensa Cruciani.

 

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