1° giornata. Chievo- Juve e Lazio-Napoli

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Si ricomincia finalmente.
Alle 18 il Chievo ha affrontato Cristiano Ronaldo in compagnia di 10 tipi.

Al Chievo era stato chiesto, cortesemente, di non coprire il profilo migliore della stella portoghese per far venire meglio le foto. Toccarlo poi era severamente vietato. La cronaca e i resoconti della partita poi sulla stessa linea. La Juve passa in vantaggio dopo tre minuti ma gli occhi sono tutti su di lui. All’ fa due saltelli sul pallone, al 18° il primo tiro italiano, al 32° “accenna” alla rovesciata, ma per vederla completa sembra si debba fare un abbonamento Tv supplementare. Nel frattempo i clivensi provano a dire la loro e approfittando del fatto che tutti guardavano il primo starnuto italiano di CR7, Stepinski stacca di testa e pareggia.

Nella ripresa il Chievo si permette addirittura il vantaggio con un rigore firmato Giaccherini.

Al 67° Radovanovic commette fallo su Ronaldo; cartellino giallo e lettera alla compagnia assicurativa. Il pareggio non arriva allora ci pensa il Chievo a buttarsela dentro, autogol di Bani e 2-2. Mandzukic firma il 3-2 nei minuti finali ma il gol viene annullato per un fallo di mano di CR7. Vibranti proteste perché tutti erano convinti che Cristiano potesse colpire la palla con ogni parte del corpo ma all’arbitro Pasqua non l’avevano avvisato. Ma Bernardeschi al minuto 93 trova il gol della vittoria. E tutto va come doveva andare.

Alle 20,30 è invece il turno del Napoli e delle bestemmie in aramaico antico per chi non godeva di una connessione internet soddisfacente per vederla su DAZN.

L’attesa era grande perché il cambio tecnico ci ha fatto capire che ci aspetta un “nuovo” Napoli, con gran parte degli stessi interpreti ma con una regia diversa.

E consapevoli che serve tempo per vederlo indossare con scioltezza il nuovo vestito che gli sta cucendo il Mister ci siamo affidati al talento dei singoli, alla dea bendata e a San Gennaro perché la classifica non concede tempo. E i 3 punti sono arrivati, meritati e su un campo difficile.

E’ un altro Napoli, i ricordi delle melodie sinfoniche vanno scacciati, ma la sensazione è che quel tipo con i capelli bianchi sappia quel che fa. La Lazio parte bene e ottiene il vantaggio ma il Napoli sfiora il pareggio prima con Zielinski (traversa) poi con Milik (gol annullato per un fallo precedente di Koulibaly). Poi è proprio il polacco a pareggiare al 45°.

Il Napoli cresce e Insigne sigla il vantaggio con un classico del suo repertorio, il tiro a giro.

E le urla di gioia esplodono a intermittenza, a seconda che l’operatore sia Tim, Vodafone o Wind.

C’è spazio anche per Diawara, Mertens e Rog, perché, si è capito, questo sarà  un Napoli con molti titolari.

Intanto ci siamo levati un “big match” da torno e partiamo con il piede giusto.

Ma il vantaggio più grande è che gli “esperti” della stampa hanno deciso che non abbiamo più niente da dire e ci posizionano, in griglia di partenza, tra la quarta e la quinta posizione.

Quindi, se ci sarà un trafiletto libero tra l’intervista al veterinario del cane di CR7 e l’integrale tabella delle sue analisi delle urine, non sarà del Napoli che si parlerà.

Meglio così. Noi intanto siamo già con la testa al San Paolo per la sfida con il Milan di sabato.

Alle 20,30 se andate allo stadio.

A’ bbona ‘e Ddio se la vedete su DAZN.

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Maurizio Zaccone
Sono nato a Napoli nel 1974. All'attività di grafico pubblicitario, ho sempre affiancato la mia passione per la scrittura. Giornalista e Blogger. Scrivo per Quotidiano Napoli (free press partenopeo) e Identità Insorgenti (testata on line). Ma, soprattutto, scrivo per la mia città.

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