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La domanda ricorrente in questi giorni da parte dei tifosi napoletani era sempre la stessa.

Ma perchè De Laurentiis non parla? Perché non parla?

E adesso ha deciso di parlare. Tutto insieme.

Nella prima intervista componibile della storia; nel senso che per capire quello che ha detto bisogna assemblare le interviste sparse a radio e quotidiani vari. Tutte separate.

Una conferenza stampa, no eh?

Io ho preso per riferimento:

la video intervista ad Alvino (tra l’altro l’unica rilanciata dalla stessa società sui social).
https://www.youtube.com/watch?v=rvLWG2fhU00&feature=youtu.be

L’intervista radio a Kiss Kiss
https://www.youtube.com/watch?v=o9McCI82diE&feature=youtu.be

L’intervista a “Il Mattino”
https://imgur.com/a/j23N5nk
https://imgur.com/aDwowrw

L’intervista al “Corriere dello Sport”
https://imgur.com/aiK7W6U
https://imgur.com/j5Txfwz

La traduzione di questa stele di Rosetta sembra portarci a questo sunto:

INTER – JUVE
Sul match dei veleni DeLa si applica poco. Non ritiene che quella partita sia stata determinante.
Ma ritiene comunque il campionato falsato. Non da Inter – Juve ma da un cattivo utilizzo della Var durante tutto il campionato.
Var che ritiene strumento fondamentale, ma sulla quale applicazione ci sono stati chiari errori.
Errori che hanno sottratto 7/8 punti al Napoli, con i quali lo scudetto sarebbe stato indiscutibilmente del Napoli. Ovviamente se il Napoli vincerà le prossime partite.

VAR
Sullo strumento tecnologico suggerisce alcune modifiche, come la presenza di tecnici al posto di arbitri alle telecamere, e la possibilità da parte degli allenatori di richiedere 2 replay a testa durante il match.

POTERI FORTI
Qui non ci gira intorno. La Juve è la famiglia più potente d’Italia e calciopoli ci è andata giù leggera.

Così come in ambito internazionale le ombre sono molte. Porta l’esempio di quanto sia economicamente utile una finale di champions tra una squadra spagnola e inglese piuttosto che con una squadra italiana ed una tedesca. Un miliardo di spettatori in più che fanno la differenza economicamente, anche come numeri da giocarsi per i contratti futuri della Uefa con gli sponsor.

Serve quindi la Var in Europa. Ma lo sapevamo. Se n’è convinto pure Agnelli, sensibilità di utilizzo a parte.

SARRI
Su Sarri la situazione è questa. Sarri per DeLa è bravo, lo definisce anche “un genio”.
Ha un contratto e lui è felice che rimanga. Ma non è per lui una priorità (mia interpretazione).
Nel senso che: “ti ho offerto un aumento e garantito fiducia, ma offerte monstre ed impegni di strategie societarie diverse per te non li faccio. Giocatori importanti, di livello europeo non ne arriveranno perché non ce li possiamo permettere. Perché nessuno in Italia, dice, se li può permettere”.

Quindi in sostanza se ti va di continuare a friggere il pesce con l’acqua sei ben accetto, altrimenti cari saluti. Teniamoci in contatto.

Aggiunge poi alcune critiche all’operato del mister, principalmente sul ridotto impiego dei calciatori in panchina. Critiche che, a mio avviso, non andavano pubblicizzate.

E’ sempre una questione economica, ovviamente. Non farli giocare “disperde una crescita e un patrimonio economico”.

Tace invece sull’impressionante rivalutazione che Sarri ha permesso ai cartellini di vari giocatori, Higuain in testa, pagato 40 e rivenduto a 90 milioni dopo una stagione agli ordini del Mister.

Alla fine, nulla di nuovo o che non ci si aspettava.

Il mio personale augurio era proprio che la grande stima decantata per Sarri si fosse tradotta in sforzi ed impegni almeno un pizzico oltre i freddi numeri contabili, che sono sacrosanti ma non si vive solo di quelli.

Invece non succederà.

E degli umori e dei desideri della piazza, purtroppo, la società non ne tiene molto conto.

A volte ha fatto bene, è vero. Se stai dietro a tutti i desideri magari rischi il default.

Altre, forse, come nel caso di Sarri, sarebbe il caso di ascoltare le voci, i rumori, i cori e le emozioni della piazza.

Perché se gli levi le emozioni a questo sport, non resta più nulla.

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Maurizio Zaccone
Sono nato a Napoli nel 1974. All'attività di grafico pubblicitario, ho sempre affiancato la mia passione per la scrittura. Giornalista e Blogger. Scrivo per Quotidiano Napoli (free press partenopeo) e Identità Insorgenti (testata on line). Ma, soprattutto, scrivo per la mia città.

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