Ci diranno che è tutto regolare. Che c’è il comma 423 del paragrafo XY che chiarisce la situazione.
Ci diranno che è previsto dal regolamento. Quel regolamento puntualmente stuprato ad uso e convenienza dei soliti. Ci inviteranno a ‘studiare’ o a non seguire più il calcio, come già fatto da Nicchi.
La verità è che il Napoli dopo ‘Mertens a Firenze’ ha subito un numero importante di torti arbitrali, molti decisivi. Errori che la piazza partenopea ha ‘tollerato’ perché, con grande spirito sportivo, era perfettamente cosciente di prestazioni sottotono della squadra che rappresentavano il primo problema da risolvere. In barba ad ogni accusa di piagnisteo napoletano e pur avendo il pieno diritto di reclamare scelte che hanno levato punti agli azzurri.
Ieri sera però sono stati plateali, viziando un risultato e condizionando il campionato.
Il Napoli vinceva 2 -1 ed ha subito un fallo da rigore che l’avrebbe potuta portare sul 3-1.
Dovevamo essere terzi in classifica e ci ritroviamo sesti ad 8 punti dalla vetta.
Il chiacchiericcio momentaneo non porta a nulla, perché tutto è palese.
Parleremo qualche giorno del Var che può o non può intervenire, di quel che ha visto l’arbitro in campo e via dicendo. Poi tutto sfumerà come sempre. E se non sfuma poco conta. Se si tollera la crisi delle pay tv, degli stadi e dei giornali senza battere ciglio solo per garantire lunga vita al padrone mentre tutto cade a pezzi figurati se non riescono a reggere una polemica settimanale.
O le società prendono una presa di posizione netta o niente cambierà mai.
Non è una storia di oggi, parte da lontano. Quel che sconvolge è però la progressiva perdita del senso del pudore e il servilismo spinto di certa stampa.
Moviole che depistano anziché chiarire, domande che non vengono fatte, episodi decisivi fuori dall’agenda giornalistica fino alla completa distorsione della realtà con interpretazioni personalistiche del regolamento.
La Gazzetta oggi ha gonfiato il petto; c’era fallo di Llorente (però non fischiato) quindi tutto giusto.
Meritano menzione perché ci sono riusciti solo loro; neanche Tuttosport si è spinto a tanto.
Nessuno a domandarsi perché allora non si sia fischiato il fallo.
Qualcuno dirà, ha dato “vantaggio”. Ma la regola del vantaggio viene applicata quando la squadra che subisce il fallo rischia di trarre meno vantaggio da un calcio di punizione che dal proseguimento dell’azione. E in particolare quando l’infrazione “viene commessa
vicino alla porta avversaria” e ci sono “le possibilità di sviluppo di un attacco immediato e promettente verso la porta avversaria”
https://www.aia-figc.it/…/set…/08_08_2015reg_2015_giugno.pdf (pag48)
Erano nella loro area, di cosa stiamo parlando?
Caro Giacomelli, dici di aver visto un fallo di Llorente ma non l’hai fischiato, non hai dato il rigore sacrosanto su Llorente stesso e non hai dato un solare rigore su Callejon. Hai fatto una tripletta.
Bene ha fatto Tonelli ad invitarti a portare il pallone a casa.
La tripletta di Giacomelli
Napoli, Banti, Atalanta, Llorente, rigore