23° giornata: Benevento-Napoli 0-2

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Ancora primi.
Dopo la vittoria per 2-0 con il Benevento saliamo a quota 60 punti.

Gli stessi della Juve nel 2013/2014 che mise il record assoluto di punti in Serie A (102) e dell’Inter nel 2006/2007.
Solo la Juventus nel 2005/06 (62), alla 23° giornata, fece meglio nella storia del calcio italiano.
Manca solo il particolare che la Corte di giustizia federale nel 2005/2006 fece retrocedere d’ufficio la Juventus all’ultimo posto in classifica, la spedì in Serie B e assegnò lo scudetto all’Inter.

Ma sono dettagli.

L’anomalia vera è che di fronte ad una stagione da record continuiamo ad avere la seconda in classifica incollata ad un punto. Infatti la stagione è memorabile anche per i bianconeri.

La vittoria a Benevento è arrivata grazie alla rete di Hamsik e a una perla di Dries Mertens, che per Mauro a Sky era un cross sbagliato.
Considerando che il belga ci ha già deliziati più volte con prodezze analoghe ci auguriamo che non gli passi mai la voglia di crossare.
Paura per l’infortunio a Mertens che fortunatamente si è rivelato solo una lieve distorsione alla caviglia
https://twitter.com/sscnapoli/status/960530474107011072

Tutto questo poche ore dopo l’amichevole Juventus – Sassuolo finita con un roboante 7-0.

Silenzio negli studi Sky che quando ne rifilammo 6 al Benevento commentarono con: “Era carino fermarsi sul 3-0 senza farlo proprio vedere” (Marocchi) – “Si tratta di solidarietà tra colleghi” (Costacurta).

Fair play a targhe alterne.
https://www.facebook.com/blogmauriziozaccone/posts/954874441326262

Tuttosport pensa ad un’edizione pomeridiana del quotidiano morsa dalla voglia di titolare “sorpasso” ma manca troppo poco al match del Napoli, e il titolo torna in naftalina, speriamo per molto.

Le malelingue sul web gridano allo “Scansuolo” ma Tuttosport non ci sta, e titola: “Scansuolo? No, ecco perché”

E l’incontrovertibile teoria che spazza via ogni cattivo pensiero è geniale; “ la juve ha vinto perché è più forte”. Meno male che ce l’avete detto, adesso è tutto più chiaro.

E ovviamente giù con “cultura del sospetto” e “macchine dell’illazione” di questa massa di malpensanti sparsi per lo stivale.
http://m.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/2018/02/05-38004657/juve-sassuolo_7-0_scansuolo_no_ecco_perch/

Nessun riferimento esplicito all’articolo di Paolo Ziliani sul Fatto Quotidiano che Sabato ci ha svelato che la figlia dell’AD del Sassuolo Giovanni Carnevali, grande amico di Marotta, prende lo stipendio dalla Juventus perché per i bianconeri è “Brand Manager Junior Specialist”, (dire figlia dell’AD del Sassuolo suonava male).
https://twitter.com/pisto_gol/status/959713958889426944/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ilbianconero.com%2Fa%2Fpistocchi-spalleggia-ziliani-marotta-belli-capelli-e-i-conflitti-44105

Un po’ come Alberto Pairetto che per la Juve, ci ricorda Ziliani, fa “l’ Event Manager”, forse perché anche per lui dire “figlio dell’ex designatore Pairetto squalificato per Calciopoli” pure pareva brutto.

Ma queste sono banali, puerili illazioni.
Dobbiamo crederci fino in fondo a un campionato limpido, trasparente.
Il calcio è cosa pulita, e tutti danno il massimo per battere i propri rivali, anche se bianconeri.
Tanto, se ti va male, puoi sempre fare il “Brand Supercazzola manager” a Torino.

La serata si conclude con le parole di Sarri che ce lo rendono sempre più memorabile.
Maestro di calcio e comunicazione, ricorda ai giornalisti che a inizio campionato loro prevedevano una lotta scudetto tra Juve e Milan.

Sul rinnovo pone solo la condizione che il ciclo rimanga aperto  e ci siano margini di miglioramento, fregandosene di ogni clausola, visto anche il rapporto di fiducia che lo lega ai Napoletani; e sul mercato di gennaio, argomento sul quale poteva dire qualsiasi cosa, salva tutti, da Giuntoli (un fuoriclasse) a DeLa (era fortemente intenzionato a spendere), arrivando al paradosso di ringraziarlo per “ non averlo messo in difficoltà con un calciatore non adatto”. https://www.ilnapolista.it/2018/02/sarri-conferenza-stampa-benevento-napoli/

Da cittadinanza onoraria.

Ora ci tocca la Lazio, tappa ostica. I bianconeri invece andranno a Firenze.
Serve dare il massimo per l’ottava vittoria consecutiva.
Per conservare il primo posto. Per continuare questo miracolo sportivo.
Perché la prima pagina di Tuttosport può aspettare.

#iocicredo

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