24° giornata: Napoli-lazio 4-1

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La sfida in testa continua.
Si comincia venerdì con Fiorentina – Juventus.
Ad arbitrare Guida, di Torre Annunziata, e già questo basta per suscitare le ire dei supporter bianconeri.

Il match potrebbe indirizzarsi decisamente a favore dei viola al 17° quando l’arbitro Guida fischia un rigore a favore dei padroni di casa per mani di Chiellini.

I bianconeri non ci stanno e protestano, non è chiaro il perché, ma raramente lo è stato.
4 minuti fermi e il rigore che non si riesce a battere, con i bianconeri che non escono dall’area.
Nessuno capisce; in realtà Guida è bloccato dal Var Fabbri e l’AVar Di Fiore.
Si sospetta un fuorigioco di Mertens, ma Mertens non gioca, allora il fuorigioco è di Benassi.
Poco importa se la palla gli arriva da Alex Sandro.
E Guida si fida. Ma fa male. Soprattutto perché lascia a Fabbri la scelta senza andare a rivedere l’azione al Var. E a noi ci hanno spiegato che il Var suggerisce, indica, ma non decide.

Per la Gazzetta il tocco di Sandro è involontario e il rigore non c’è.
Per l’ex arbitro De Marco  è di difficile valutazione.
Per Graziano Cesari potrebbe essere rigore con un suggerimento. Se proprio lo devi invalidare, segnala un fallo di Simeone ad Alex Sandro.
Ad ogni modo si procede.

Dopo un po’ Lichsteiner andrebbe espulso per il volontario calcio a Chiesa ma se la cava solo con un giallo.
La Fiorentina reagisce ma non basta.
Bernardeschi prima e Higuain sul finale la chiudono.
0-2 e Tuttosport sogna l’ennesimo titolo a scadenza.
Sotto il titolo principale “il castigo di Fede” scrive infatti “la Juve sorpassa il Napoli, ora testa alla Champions”.

Nessuno in redazione a spiegargli che il Napoli per i prossimi mesi gioca dopo la juve e bisogna aspettare con questa storia dei sorpassi.
Nel frattempo si vocifera di una prossima petizione dei bianconeri per garantire arbitri napoletani alla Juve, visti i precedenti.

24 ore ed è tempo di Napoli Lazio.

Gli azzurri scendono in campo con la maglia di Ghoulam, a riprova di un clima d’unione e di un ambiente compatto come raramente si è visto.

Al 4° minuto la Lazio passa in vantaggio con un cross diventato tiro.
Ecco, questi sono i casi in cui si dice “voleva crossare e ha segnato”, non quando Mertens disegna traiettorie geometricamente perfette e volontarie.

Al 5º minuto trattenuta di Mertens in area ma per l’arbitro non è successo niente.

All’8° Mertens abbattuto ma per l’arbitro non è successo niente.

Al 26° Wallace si disinteressa del pallone e butta giù con una spallata in area Mertens.
Ma per l’arbitro non è successo niente.

Al 43° Mertens atterrato. Banti prova a dire che non è successo niente ma il cartellino giallo si stufa ed esce da solo dalle tasche dell’arbitro per ammonire Lucas Leiva.

Un minuto (43°) e Callejon aggancia perfettamente un cross di Jorginho e la mette dentro per la rete del pareggio; i satelliti della Nasa non riescono a individuare fuorigioco o altro e gol convalidato.

Un minuto dopo Milinković-Savić prende praticamente a schiaffi Callejon.
Il rosso diretto arriva, ma per Sarri. Il laziale se la cava con un’ammonizione.

Nella ripresa Sarri prende la bacchetta e comincia a dirigere l’orchestra, per un secondo tempo bello come pochi. Sono tornati i “figli di Goldrake”, per dirla alla Spalletti.

il Napoli parte forte e sfiora il gol con Insigne dopo pochi minuti.
Al 51° è invece una deviazione a negare il gol a insigne.

Un altro minuto e Callejon lancia in area per Insigne, ma Wallace è deciso a negare il gol a Lorenzo, infatti la butta dentro lui. A noi sta bene lo stesso.

Al 55° Mario Rui segna, pur se con la deviazione di Zielinsky, per il suo primo gol in serie A; è 3-1.

Al 69° botta di Zielinsky respinta da Strakosha, sulla ribattuta Mertens la mette alta ma  sarebbe stato fuorigioco, che per un puro caso c’era pure.

Al 72° un’azione del Napoli che è ingiusto raccontarla; va solo vista.
Possibilmente nelle scuole calcio.
Una poesia che termina con la rete di Mertens.
L’arbitro è costretto ad accorgersi che esiste e convalida il 4-1.

C’è tempo per un’altra azione-spettacolo al 75° con Strakosha che si oppone a Insigne.
Finisce 4-1, come all’andata.
Nessuno ai microfoni ha il coraggio di ricordare al bravo Inzaghi che a Roma dichiarò che quel risultato era in sostanza bugiardo, perché viziato dalle troppe assenze.

Forse per timore che attribuisse la colpa al primo gol a freddo, pur se fatto da loro, di Oronzocaniana memoria.
Con 63 punti restiamo primi, anche se il Televideo Rai ci lascia secondi.
Record su record. Il più grande resta però quello di riuscire a tenere i bianconeri dietro, ancora una volta.
“Ci siamo messi in testa un sogno”, dichiara Callejon.
Noi, in questo sogno, ci siamo già dentro.
#iocicredo

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Maurizio Zaccone
Sono nato a Napoli nel 1974. All'attività di grafico pubblicitario, ho sempre affiancato la mia passione per la scrittura. Giornalista e Blogger. Scrivo per Quotidiano Napoli (free press partenopeo) e Identità Insorgenti (testata on line). Ma, soprattutto, scrivo per la mia città.

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