25° giornata: Napoli-Spal 1-0

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Ancora primi.
Sono bastati pochi minuti per avere ragione della Spal con una rete di Allan a coronamento di un’azione che vale il prezzo del biglietto di tutta la partita.
La sensazione era che avremmo assistito a una goleada, ma così non è stato.
Nessun problema perché i ferraresi mai hanno dato la sensazione di creare pericoli ma quando sei abituato in un certo modo fai presto a prendere il vizio.

Abbiamo anche esultato per la rete di Hamsik, ma il Var la ha annullata per fuorigioco conservando l’ammonizione rifilata allo slovacco per la bandierina rotta nell’esultanza.

Curnut’ e mazziat’.
La Roma, terza, a 16 punti.
L’Inter, quarta, a 18 lunghezze di distanza (aspettando la Lazio).
I bianconeri però restano incollati a una lunghezza.
Infatti nell’anticipo mattutino la Juve vince ancora una volta.

Non bastano Sturaro e Rugani titolari, Dybala e Mandzukic fuori e Higuain che esce dopo 4 minuti.

Il Toro, che finalmente gioca un derby per 90 minuti in 11, non è stato quello che ci aspettavamo.
Molle, senza coraggio, senza sfrontatezza.
E per battere la juve devi anche un po’ crederci altrimenti il risultato è scontato.
Il gol della Juve è regolare, e visto che non accade spesso va segnalato.
Potrebbe esserci un fallo precedente di Bernardeschi su Ansaldi, ma anche no, francamente.
L’entrata di Ansaldi su Pjanic è almeno da giallo, se non da rosso ( e non viene neanche ammonito).
Le grida di dolore di Pjanic, seguite dallo scatto repentino nel rialzarsi più in forma che mai, da Oscar cinematografico.
Le urla in faccia a Orsato, pure da cartellino, che non arriva.
Entrata con piede a martello anche di Douglas Costa su Obi, e anche qui il cartellino non compare.

Sarebbe da giallo, o almeno da fallo, la manata di Chiellini a Belotti ma a questo punto lasciamo stare altrimenti si rischia che sia stato il granata a dare una “facciata” alla mano di Chiellini.

Andiamo avanti.

21° vittoria in campionato su 25 partite disputate. La nona consecutiva.
Nella storia del Napoli non era mai successo di inanellare 9 vittorie di seguito.
E pensare che solo la scorsa stagione superammo, con un filotto di 8 vittorie, il primato di 7 che resisteva da 30 anni.

I numeri servono solo alle statistiche ma ci aiutano a comprendere meglio quello che sta succedendo, qualora ci fossimo assuefatti a certi rendimenti.

Stiamo scolpendo sulla pietra questo cammino.
Nulla sta succedendo per caso.

Il bel gioco che non serviva a niente, i record personali che non portano trofei, i complimenti che non riempiono bacheche sono la strada battuta per dire, anche oggi, siamo primi.

Fino al 22 Aprile, data dello scontro diretto, vedremo chi sarà stato più tenace.
Prima di quella data ci sono altre 8 giornate ed è vietato calare l’attenzione, per noi.
Il nostro gioco, il nostro gruppo, il nostro mister, sono le nostre uniche risorse.

Tuttosport intanto lancia l’allarme: il presidente del Benevento, che incontrerà la Juve l’8 Aprile, dichiara di essere intenzionato a fermare la Juventus.
http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/2018/02/19-38729285/benevento_vigorito_fermeremo_la_juventus_voglio_fare_un_regalo_al_napoli/2/
E, di questi tempi, una squadra che dice che proverà a giocarsela con i bianconeri, diventa una notizia.
Ma noi siamo sempre lì. In alto.
Perché se alziamo gli occhi, il cielo è sempre azzurro.
Ed oggi, nel giorno del suo compleanno, ci sembra di scorgere anche un suo sorriso.
Auguri Massimo!

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Maurizio Zaccone
Sono nato a Napoli nel 1974. All'attività di grafico pubblicitario, ho sempre affiancato la mia passione per la scrittura. Giornalista e Blogger. Scrivo per Quotidiano Napoli (free press partenopeo) e Identità Insorgenti (testata on line). Ma, soprattutto, scrivo per la mia città.

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