4° giornata: Napoli – Benevento 6-0

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E venne il tempo di Napoli – Benevento.
Finisce 6 a 0 per i partenopei il derby campano. Dominio assoluto per la nona vittoria consecutiva.
La storia dei derby in Italia è lunga, tra stracittadine, derby provinciali, regionali e di altro tipo (derby d’Italia, derby del sole ecc.)

Le stracittadine, derby con squadre della stessa città, sono quasi esclusivamente appannaggio del Nord, perché i gerarchi fascisti negli anni 20 imposero che a rappresentare le singole città fosse una squadra sola e obbligarono i vari club rappresentativi a fondersi.
Da questa regola vennero esentate però Genova, Milano e Torino, dove il campionato italiano era nato, ed eccezionalmente la Lazio,visto che i dirigenti si opposero fermamente a confluire nella neonata A.S. Roma.

Ma una caratteristica dominante di tutti i derby è sempre stata la rivalità sportiva tra le tifoserie.
Sfide così sentite da essere spesso a rischio incidenti.
Dagli storici derby sopraelencati a quelli sopraggiunti come Chievo – Verona, a tanti altri derby provinciali e regionali come Perugia-Ternana, Verona-Vicenza, Livorno-Pisa, Atalanta-Brescia, Bari – Foggia ecc. ecc.

Napoli – Benevento ha fatto eccezione.
Un derby fatto di sorrisi, applausi dei napoletani all’arrivo del pullman con i giocatori avversari, il ricordo condiviso di Carmelo Imbriani.
Tifoserie separate ma senza che ce ne fosse l’esigenza. I nostri cugini, li chiamiamo.
Eppure, è bene chiarirlo, non esiste nessun gemellaggio “ufficiale” tra le tifoserie.
E’ stata proprio una scelta partita dal cuore, nata e viaggiata sui social e diventata realtá allo stadio.
Benevento è quasi Napoli, sicuramente più di quanto Dybala sia quasi Messi.
E quando condividi il peso di pregiudizi e preconcetti quotidiani, ti senti fratello, non rivale.
Cugini amici. Gemellati “naturalmente”.
Infatti quest’unione è anche l’unica che nasce senza un episodio preciso che l’abbia determinato.
Perché quando le tifoserie si gemellano c’è sempre un motivo preciso, spesso legato ad episodi sportivi, che sancisce quest’unione.
Come quello tra Inter e Lazio, nato in contrapposizione a quello tra Roma e Milan, quello tra Genoa e Napoli nato il 16/05/1982 quando il Napoli lasciò pareggiare i genoani salvandoli e facendo retrocedere il Milan, o quello nobilissimo tra Torino e Fiorentina (i Viola dopo la tragedia di Superga girarono ai granata atleti della Primavera per permettergli di finire il campionato).

Tutte le grandi squadre di Serie A (ma anche le medie) sono gemellate con almeno un’altra tifoseria d’Italia (spesso anche 2 o 3).
Solo la tifoseria di una squadra non è gemellata con nessuno.
Che strano, è la Juventus.
E non pensiate sia una loro scelta, tipo “odiati e fieri” – “mai con nessuno” ecc.
Ci hanno provato con la Lazio, proprio di recente, addirittura lanciando una petizione on-line
http://www.tuttosport.com/…/juventus_i_tifosi_chiedono_il_…/

ma la curva nord ha rispedito la richiesta al mittente.
http://www.lalaziosiamonoi.it/…/gemellaggio-lazio-juve-la-n…

Ma Napoli oggi ci ha insegnato che i gemellaggi non devono per forza essere sanciti da un accordo ufficiale.
Può bastare un naturale, spontaneo feeling.
Quindi la Juve il suo gemellaggio già ce l’ha, da tempo:http://bit.ly/2f2B4Gh

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