Ora facciamo smaltire la collera, il dispiacere. Perchè noi le partite del Napoli le viviamo proprio in modo fisico, corriamo con loro, giochiamo con loro, ci danniamo con loro.
Non è stato certo il miglior Napoli, anzi.
E questo Shakhtar non ce l’aspettavamo così, diciamola tutta. Più bravi di quel che si credeva, su ogni aspetto. Abbiamo sofferto poi abbiamo cercato di riacciuffarla ma ci è andata male. Nessun disastro irreparabile ma dobbiamo imparare dagli errori, altrimenti, in un gironcino da 6 partite, se non corri subito ai ripari sei fuori.
Col senno di poi appare tutto chiaro: serviva Allan o Rog, serviva Mertens, Reina ha le sue colpe, Hamsik non è pronto, ecc. In realtá serviva solo il Napoli che ci ha viziato con il suo bel gioco, oltre gli interpreti, e che stasera non c’era. Quel bel gioco che tanto infastidisce alcuni ma che è il nostro unico viatico che conosciamo per arrivare alla vittoria.
Fa niente. Succede anche ai migliori ed è successo anche a noi.
Ci rifaremo, ci sono altri 5 match da giocare. Ripartiamo da qui, dai limiti scoperti e dalla voglia di superarli.
Non è stato il miglior Napoli ma nemmeno il peggiore. 58% di possesso, 11 corner a 0, non eravamo proprio assenti. Abbiamo regalato un tempo, è vero e ci eravamo abituati, viziati, ad altri spettacoli. Serve anche questo. In fondo se per molti la soluzione era a portata di mano, in panchina, ovvero un Allan e un Mertens dal 1ºminuto, allora c’è di che rallegrarsi. Stanno messi peggio quelli che scendono in campo con i “quasiMessi” e i “Mister90mln+ditomedio agli avversari” ed escono bastonati. Noi ripartiamo dal Benevento, perchè lo spettacolo continua. Che nessuno scenda dalla giostra.