Libero non ci sta.
Al vento di critiche sollevatesi da Napoli per l’infelice titolo di ieri a capo dell’articolo dell’incolpevole Biasin, replica con: “Sceneggiata: Brucia più il titolo di Libero della sconfitta del Napoli….non è colpa nostra se sono usciti dalla Champions, perdendo anche 25 milioni”.
Per l’arringa difensiva al “Salutame a soreta” Libero si affida al giornalista Mattias Mainiero.
Che subito ci tiene a precisare di essere Napoletano.
E dice: “ A Napoli (per quel titolo) è scoppiato il putiferio…nessuno che gradisca…Gesù mio, solo per un titolo che voleva essere solo ironico (ironia riuscita quanto il rigore di Pellè alla Germania)…calma ragazzi. Da Napoletano a napoletani infuriati, ma mica è un reato di lesa maestà? Mica è un attacco ad una squadra italiana? Mica è gioia perché gli azzurri sono stati sconfitti?”
E poi via a citare Totò e Scarpetta per spiegare (a noi) che il detto ha perso la valenza offensiva ed è diventato ironia amara, sarcasmo (sul fatto che però non c’entrasse una mazza con l’articolo nessuna parola).
E ancora: “ Avremmo voluto vedere gli azzurri vincitori…l’ironia serve a diluire la delusione” e a Rino Cesarano (Radio Kiss Kiss) che si è unito al coro dei contestatori, replica: “ Ma tu veramente fai?… ccà nisciun è fess….attaccare Libero è anche un modo per farsi pubblicità”.
Perfetto Mattias. Mi hai convinto.
Siamo sempre i soliti piagnoni e voi professionisti col tesserino in tasca. Sapete quel che scrivete, mica come noi.
Del resto, sei Napoletano. E se ce lo dice un partenopeo c’è da fidarsi.
E che partenopeo.
Perché sei sempre tu, giusto, che a un lettore che commentava una truffa di un cassiere di un supermercato di Bergamo e la associava, senza logica, nesso o motivo “all’inventiva Napoletana” replicavi elencando i sistemi di evasione del fisco a Napoli, chiosando “Questa è Napoli: truffa, recita, compiacimento per l’imbroglio”. Solo che la truffa era a Bergamo. Ma il titolo del tuo articolo era. “E Napoli inventò l’accompagnatore fiscale”
http://www.liberoquotidiano.it/…/e-napoli-invento-laccompag…
Sei sempre tu che quando il Sun inserì Napoli tra le 10 città più pericolose al mondo suscitando l’ilarità generale tanto da convincere il tabloid inglese a retrocedere e rettificare l’articolo scusandosi, scrivesti: “ Purtroppo è tragicamente vero…Vedi Napoli e poi davvero rischi di morire….Amici Napoletani fatevene una ragione, se ci chiamano asini più d’uno, è il caso di comprarsi una soma….Napoli è una città polveriera….”
https://www.pressreader.com/…/libe…/20170719/281479276468265
Sei sempre tu che rispondendo a un lettore che si dichiarava favorevole all’autonomia di Lombardia e Veneto, rispondevi : “ Qualche giorno fa sono stato a Napoli…una città devastata…che non può accogliere degnamente i turisti” – “ Il Sud è il Sud, bello ma con un grave probema: amministrato da troppi meridionali..superficiali e incompetenti”. Il titolo dell’articolo era: “ Il male del sud: amministrato da meridionali”.
https://www.pressreader.com/…/libe…/20171016/281921658275387
Tutto bene Mattias. Ti saluteremo le nostre sorelle e rideremo per tutte le feste di Natale per la sagace ironia dei vostri titoli degni del miglior Totò.
Ma risparmiaci almeno la patente di Napoletano. Per quella non basta la città di nascita su un documento.
Ed anche la storia che attaccare Libero è un modo per farsi pubblicità.
In fondo l’hai detto tu. “Ccà nisciun è fess”.